Opere

"Non vi è altro modo di fare pittura che il fare pittura.
Solo la pittura permette di sperimentare la pittura."

Fili battuti

Nel lavoro dei Fili Battuti l’artista, dopo avere passato una stesura di colore, con un tocco secco delle dita tira un filo che lascia scoccare sulla superficie della tela ancora fresca di colore. Il filo non c’è più, ma lascia una traccia: un’orma, un’assenza. In anni più recenti riprende questo tema con spazi più ampi tra le battute del filo.

  • Senza Titolo (1976) - P. Cotani

    Fili Battuti, Pigmenti e Acrilici Su Carta Tela, 150x150cm


  • Benda (1975) - P. Cotani

    Acrilico e Bende Elastiche, 175X300cm

Bende

La superficie del quadro è creata dall’assommarsi delle fasce che avvolgono il telaio.
Vi è una modulazione nello stringere o allentare la tensione elastica della benda che costruisce la superficie dell’opera.
Con le Bende elastiche si crea un rapporto stretto tra l’artista e la tela, il suo fare ha una componente molto fisica.

Bende

La superficie del quadro è creata dall’assommarsi delle fasce che avvolgono il telaio. Vi è una modulazione nello stringere o allentare la tensione elastica della benda che costruisce la superficie dell’opera. Con le Bende elastiche si crea un rapporto stretto tra l’artista e la tela, il suo fare ha una componente molto fisica.

  • Benda (1975) - P. Cotani

    Acrilico e Bende Elastiche, 175X300cm


A lenta percezione | Passaggi

La riduzione del linguaggio pittorico a segni essenziali, come il colore, la superfice, lo spazio fanno includere il lavoro di Cotani nella ricerca della “ pittura analitica” nella quale tuttavia non si è mai totalmente identificato.

Passaggi

La riduzione del linguaggio pittorico a segni essenziali, come il colore, la superfice, lo spazio fanno includere il lavoro di Cotani nella ricerca della “ pittura analitica” nella quale tuttavia non si è mai totalmente identificato.

A lenta percezione

La riduzione del linguaggio pittorico a segni essenziali, come il colore, la superfice, lo spazio fanno includere il lavoro di Cotani nella ricerca della “ pittura analitica” nella quale tuttavia non si è mai totalmente identificato.

  • A lenta percezione (1972) - P. Cotani

    Acrilico E Cera Su Tela, 200x170cm


  • Cancellazione (1986) - P. Cotani

    Acrilico Su Tela, 120x120cm

Cancellazioni

La superficie del quadro è creata dall’assommarsi delle fasce che avvolgono il telaio. Vi è una modulazione nello stringere o allentare la tensione elastica della benda che costruisce la superficie dell’opera. Con le Bende elastiche si crea un rapporto stretto tra l’artista e la tela, il suo fare ha una componente molto fisica.

Cancellazioni

La superficie del quadro è creata dall’assommarsi delle fasce che avvolgono il telaio. Vi è una modulazione nello stringere o allentare la tensione elastica della benda che costruisce la superficie dell’opera. Con le Bende elastiche si crea un rapporto stretto tra l’artista e la tela, il suo fare ha una componente molto fisica.

  • Cancellazione (1986) - P. Cotani

    Acrilico Su Tela, 120x120cm


Architetture | Cartografie

La serie delle architetture è caratterizzata dall’utilizzo della forma geometrica, le opere hanno superfici sagomate la cui linea di demarcazione racchiude lo spazio del dipinto. Nel lavoro delle “Cartografie” Cotani utilizza dei frammenti di carta accostati e incollati, in questo modo crea una orditura di segni che si incrociano e si sovrappongono formando un labirinto di ombre e rilievi derivati dello strappo della carta.

  • Vela Di Volta (1978) - P. Cotani

    Pastello a olio su carta, 75x106cm (dittico)


  • Spazi virtuali e mondani (1981/82) - P. Cotani

    Tempera a colla su carta intelata, 100x100cm

Spazi virtuali e mondani | Le nuvole

Cotani attraverso l’immagine delle nuvole rivisita la pittura barocca e crea sulla tela diversi piani di percezione visiva. Lo sfondo del dipinto tende ad arretrare, ed una massa di segni più leggeri tendono ad emergere, su una base dipinta a trama larga si sovrappone un reticolo di pennellate fitte ed aeree che formano un doppio spazio, si crea così una illusione ottica come nei soffitti delle chiese barocche. Cotani infatti è attratto dall’inganno percettivo, non dalla decorazione, ma dal suo artificio.

Spazi virtuali e mondani | Le nuvole

Cotani attraverso l’immagine delle nuvole rivisita la pittura barocca e crea sulla tela diversi piani di percezione visiva. Lo sfondo del dipinto tende ad arretrare, ed una massa di segni più leggeri tendono ad emergere, su una base dipinta a trama larga si sovrappone un reticolo di pennellate fitte ed aeree che formano un doppio spazio, si crea così una illusione ottica come nei soffitti delle chiese barocche. Cotani infatti è attratto dall’inganno percettivo, non dalla decorazione, ma dal suo artificio.

  • Spazi virtuali e mondani (1981/82) - P. Cotani

    Tempera a colla su carta intelata, 100x100cm


Pittura (1990-2000)

La pittura di Cotani è aniconica, fatta di stratificazioni di colore, solo più tardi negli anni ’90 introduce delle immagini simboliche che emergono dalla memoria, allora su una tessitura di colore, possiamo riconoscere nuove forme le croci, le biffe, i boomerang. I temi sono vari: le l’Arpa celtica, gli Arlecchini.

Fotografie

Contemporaneamente elabora dei dipinti dove, dietro campiture di colore, s’inseriscono fotografie con oggetti quotidiani che affiorano e si celano, da una pittura priva d’immagini, giunge a una pittura in cui compaiono evidenti i richiami ai dati della realtà come percezione d’impressioni frammentate e rimosse.

  • Senza Titolo (1992) - P. Cotani

    Olio su tavola D100cm


  • Ricciolo D'oro (1990) - P. Cotani

    Cera Fusa E Ottone Su Legno, 75×55

Cere

Cotani attraverso l’immagine delle nuvole rivisita la pittura barocca e crea sulla tela diversi piani di percezione visiva. Lo sfondo del dipinto tende ad arretrare, ed una massa di segni più leggeri tendono ad emergere, su una base dipinta a trama larga si sovrappone un reticolo di pennellate fitte ed aeree che formano un doppio spazio, si crea così una illusione ottica come nei soffitti delle chiese barocche. Cotani infatti è attratto dall’inganno percettivo, non dalla decorazione, ma dal suo artificio.

Cere

Cotani attraverso l’immagine delle nuvole rivisita la pittura barocca e crea sulla tela diversi piani di percezione visiva. Lo sfondo del dipinto tende ad arretrare, ed una massa di segni più leggeri tendono ad emergere, su una base dipinta a trama larga si sovrappone un reticolo di pennellate fitte ed aeree che formano un doppio spazio, si crea così una illusione ottica come nei soffitti delle chiese barocche. Cotani infatti è attratto dall’inganno percettivo, non dalla decorazione, ma dal suo artificio.

  • Ricciolo D'oro (1990) - P. Cotani

    Cera Fusa E Ottone Su Legno, 75×55


Strutture | Tensioni - Bilanceri - Torsioni

L’elemento delle bende viene rivisitato con le fasce tese poste in verticale e montate su strutture di acciaio, le cinghie si intrecciano e sovrappongono. Questa seconda produzione da vita a una feconda serie di opere, nascono così le “ Tensioni”. Nei “Bilanceri” le cinghie sono sostenute da supporti d’acciaio e scendono sulla parete con un gioco d’intrecci raggiungono le pesanti barre cilindriche alla base. Dello stesso periodo sono le “Torsioni”.

  • Tensioni (2006) - P. Cotani

    Cinghie e acciaio, 215x50x4cm

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